INTRODUZIONE
In una conferenza alla quale ho assistito avente come argomento la recente evoluzione dell’arte e il suo rapporto con la committenza è emersa una domanda. “Che cos’è l’Arte?”
Il conferenziere, forse per accendere il dibattito, forse per riportare una teoria dei giorni nostri, oppure perché convinto, ha risposto: “L’Arte è ciò che ritiene tale l’Artista” e certo a questo punto si potrebbe chiedere: “Ma chi è l’Artista?” “Forse quello che paga il critico per farsi riconoscere come tale?” E qui la polemica si scatenerebbe. In verità sull’arte si sono spesi fiumi di parole, senza mai giungere a un completo accordo definitivo.
Io partirò da questa premessa, che è quasi da tutti accettata: l ’Arte è espressione ed è tanto più valida quanto più la comunicazione in essa contenuta raggiunge la massima perfezione formale.
In quanto comunicazione possiamo riguardo a una opera d’arte analizzare chi fa la comunicazione (l’artista), colui al quale la comunicazione è diretta (fruitore) il messaggio (ossia il contenuto + la forma ).
La forma è una parte importantissima del messaggio quanto lo è il contenuto. Questo è più evidente nel linguaggio: se io infatti faccio una affermazione tragica ridendo, non vengo creduta. Così dipingere una scena di morte con linee dolci e colori vivaci reca con sé il messaggio che la morte è cosa lieta.
Noi ora ci soffermeremo su questo aspetto: la forma , ossia lo stile e ne metteremo a fuoco un elemento:
la linea, l’elemento primordiale del disegno.